Rilascio della giovane Sonia Sharifi.
Ritrovato il corpo della studentessa di Donya Farhadi.
Dichiarazione del cancelliere tedesco Olaf Scholz, a condatta del governo iraniano.
Continuano le proteste in alcune città dell’Iran.
- L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato per condannare le violazioni dei diritti umani in Iran. A margine del vertice dell’Unione Europea a Bruxelles, Olaf Scholz, cancelliere tedesco, ha dichiarato: “Chi spara alla sua stessa gente? Questo è ciò che fa il governo iraniano, ed è per questo che prendiamo posizione contro di esso. Quello che sta facendo il governo iraniano è inaccettabile e ingiustificabile”.
- Sonia Sharifi, adolescente manifestante detenuta, è stata rilasciata su cauzione tra l’ampia accettazione della gente di Abdanan.
- Le proteste serali sono continuate a Teheran e in altre città come Kermanshah. A Teheran, i manifestanti hanno cantanto slogan quali “Dal Kurdistan all’Iran, sacrifico la mia vita per l’Iran” e “Un governo che uccide i bambini, non lo vogliamo, noi non lo vogliamo”.
- Sui social network sono stati pubblicati video che mostravano un raduno di protesta nel quartiere Golestan di Kermanshah, e in cui si sente la canzone rivoluzionaria “Jan Ziyan Azadi” in curdo.
- Il corpo di Donya Farhadi, una studentessa di Ahwazi, è stato ritrovato a Karun. La giovane era scomparsa dalla sera del 7 dicembre. Si dice che avesse partecipato alle proteste.
- L’attore iraniano Hamid Farrokhnejad si è rivolto ad Ali Khamenei in un post su Instagram e ha detto: “Non sei stato un buon dittatore per noi, almeno sii un dittatore con carattere per te stesso”.
- Un certo numero di iraniani canadesi hanno fatto sit-in davanti al parlamento del paese a Ottawa, chiedendo il sostegno della comunità internazionale per la rivoluzione dell’Iran.
- Gli iraniani hanno anche tenuto manifestazioni a Cipro.
- Si è tenuta una riunione speciale del parlamento tedesco incentrata sulla rivolta iraniana, ei rappresentanti hanno chiesto al governo tedesco di dichiarare terroristi i Guardiani della rivoluzione.
- In una dichiarazione congiunta, i ministeri degli esteri di Canada, Australia e Nuova Zelanda hanno condannato la brutale repressione delle proteste da parte dell’Iran.