Dichiarazioni di Ali Khamenei.
Verdetti di condanna a morte contro i manifestanti.
Badri Hosseini Khamenei, sorella di Ali Khamenei, accusa il fratello di agire in modo delittuoso contro i manifestanti.
- Il leader della Repubblica islamica dell’Iran, Ali Khamenei, ha chiesto la “ricostruzione rivoluzionaria della struttura culturale del Paese” in un incontro con i membri del Consiglio supremo della rivoluzione culturale, con ciò intendendo: “il cambiamento culturale della società e della mentalità, ovvero i valori che informano le vite individuali e collettive”. Questo mentre proseguono le proteste contro la diffusa violazione dei diritti umani, della libertà di parola, della privacy e della dignità del cittadino da parte del governo. E mentre, nonostante i budget investiti e la propaganda, la legittimità e l’accettabilità del sistema islamico ha raggiunto il livello più basso di consenso.
- Il medico Hamid Qarahasanlou, radiologo di Karaj, è una delle cinque persone condannate a morte dalla magistratura iraniana. Sua moglie, Farzaneh Qarahasanlou, è stata condannata a “25 anni di reclusione a Nafi Balad ad Ahvaz” “in modo tale che sia sempre sotto sorveglianza e non possa socializzare o incontrare nessuno”.
- Questi verdetti ed altri, per un totale di sedici condanne, sono stati emessi da un tribunale nella provincia di Alborz, tramite un processo che è durato solo sei giorni e tre sessioni. Per gli imputati l’accusa è di “aver avuto un ruolo” nell’omicidio di un Basij “tramite l’accoltellamento”.
- Il sindaco di Teheran ha definito gli studenti in protesta “traditori”. Parlando con alcuni studenti della Sharif University ha ridicolizzato le proteste e le critiche.
- Hossein Amirabdollahian, Ministro degli esteri della Repubblica islamica, durante un viaggio in Bosnia-Erzegovina ha negato l’uccisione dei manifestanti da parte di forze affiliate al governo nelle recenti proteste in Iran. Ha detto: “Ciò a cui abbiamo assistito nelle ultime 8 settimane è stato il terrore e la pianificazione contro il popolo iraniano, e nessuno in Iran è stato ucciso dalla sicurezza e dalle forze dell’ordine”.
- Il quotidiano “The Guardian” ha pubblicato un articolo dettagliato sulle proteste popolari e la sanguinosa repressione da parte delle istituzioni di sicurezza in Iran.
- Commentando la situazione in Iran, il sito France 24 ha affermato che le dichiarazioni dei funzionari governativi sulla polizia morale; “Sono state probabilmente un tentativo di distogliere l’attenzione pubblica dalle proteste, soprattutto perché sono state pubblicate un giorno prima del programmato sciopero nazionale di tre giorni .”
- The Economist ha sottolineato che la reazione violenta del governo non ha fermato le proteste e ha affermato che i disordini dovrebbero continuare. Questo rapporto aggiunge che “nell’atmosfera febbrile dell’Iran, entrambe le parti sanno di essere andate così lontano che è impossibile tornare indietro”.
- Badri Hosseini Khamenei, sorella di Ali Khamenei, il leader della Repubblica islamica, ha rilasciato un comunicato in cui denuncia del fratello, e ha scritto che il leader della Repubblica islamica “non ascolta e continua la via del [Ruhullah] Khomeini nel sopprimere e uccidere persone innocenti.».