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01.12.2022

Piani del governo iraniano per eliminare gli oppositori all’estero.

Distrutta la casa di Elnaz Rekabi.

Secondo un bollettino di Hrana, il numero delle vittime dall’inizio delle proteste sale a 459.

  • La newsletter hackerata n. 16 dell’agenzia di stampa Fars, datata 25 settembre 2022, contiene i risultati di un sondaggio condotto da un’agenzia di sicurezza della Repubblica islamica, che ha mostrato che già allora il 10% della popolazione del paese era pronto per manifestare in modo massiccio. Tale sondaggio rivelava anche una tendenza più spiccata a protestare nelle province di Teheran, Khuzestan, Fars, Gilan e Alborz.
  • In un’altra serie di bollettini, viene rivelato che il ministero dell’Intelligence ha identificato il secondo presunto agente prima dell’attacco a Shahcheragh, ma non lo ha fermato con il pretesto di ottenere maggiori informazioni dal gruppo. In un altro documento si afferma che i membri di una squadra terroristica dietro l’attacco a Shahcheragh sono stati identificati e arrestati poche settimane fa.
  • Mentre le forze di sicurezza continuano ad arrestare gli studenti che protestano in Iran, studenti e accademici in 200 città in tutto il mondo hanno sostenuto la rivolta degli iraniani contro la Repubblica islamica. Allo stesso tempo, 146 professori della Gilan University a Rasht hanno chiesto la cancellazione dei provvedimenti disciplinari degli studenti in protesta.
  • Narges Mohammadi, attivista per i diritti umani, incarcerato, ha sottolineato in una lettera al Parlamento europeo che il popolo iraniano vuole una transizione dal governo della Repubblica islamica e che il “sostegno stabile dei governi in conformità con le leggi sui diritti umani” può sostenere il popolo per sconfiggere la “tirannia religiosa e misogina” del governo.
  • In un’intervista a Fox News, Ali Al-Ansari, rappresentante dei media del Qatar in America, ha rifiutato la cooperazione di sicurezza di Doha con la Repubblica islamica per limitare l’ingresso degli spettatori iraniani negli stadi. Ha anche respinto le dichiarazioni di Qasim Qureshi, il vice capo dell’organizzazione Basij del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche, che sono state recentemente rivelato in un file audio, dove sosteneva che la sicurezza delle squadre nazionali fosse stata coordinata anche con il governo iraniano.
  • Le “donne iraniane” sono nella lista delle donne più influenti al mondo, nella classifica stilata dalla rivista “Financial Times”. Ogni anno a dicembre, la rivista pubblica un elenco delle 25 delle donne più influenti al mondo.
  • Il quotidiano americano Washington Post ha riferito che la Repubblica islamica dell’Iran sta implementando i propri piani per rapire e uccidere oppositori all’estero, affidando l’esecuzione di queste operazioni a “rapinatori e altri gruppi criminali”.
  • La casa-giardino di famiglia di Elnaz Rekabi, la scalatrice iraniana che ha partecipato alle finali del campionato asiatico senza l’hijab obbligatorio, è stata distrutta dalle forze a sostegno della Repubblica islamica.
  • Hrana, l’organo di informazione del gruppo di attivisti per i diritti umani in Iran, nelle sue ultime statistiche sulle proteste a livello nazionale in Iran, ha annunciato il numero di persone morte dall’inizio delle proteste è 459 di cui 64 bambini e adolescenti (meno di 18 anni) e 61 agenti delle forze di sicurezza. Tale statistica copre il periodo dal 26 settembre all’8 dicembre di quest’anno.
  • Il presidente dell’Università di Amirkabir ha implicitamente minacciato gli studenti che se le proteste continueranno, “istituzioni esterne” saranno utilizzate per gestire le proteste.