Manifestazioni nel sud-est dell’Iran in memoria del massacro di Zahedan.
La nazionale iraniana di basket si rifiuta di cantare l’inno.
L’arciera Phamida Ghasemi lascia cadere il velo al termine di una competizione.
Incontro del Presidente francese Emmanuel Macron con un gruppo di attivisti iraniani.
- I manifestanti nel sud-est dell’Iran hanno protestato con slogan come “Morte a Khamenei”, in memoria del massacro di Zahedan.
- La nazionale iraniana di basket si è astenuta dal cantare l’inno nazionale durante una partita contro la Cina a Teheran. L’atto è stato ampiamente interpretato come una dimostrazione di sostegno alle proteste.
- Secondo un video su 1500tasvir, che ritrae le proteste notturne a Babolsar, dei molotov sono stati lanciati contro una base di Basij.
- Un religioso di Urmia ha affermato, durante la preghiera, che gli atleti iraniani che si astengono dal cantare l’inno nazionale dovrebbero essere puniti.
- Iran Human Rights ha mostrato dei video che ritraggono sit-in studenteschi nei campus delle università di Teheran e Karaj.
- Durante una cerimonia di premiazione a Teheran, l’arciera iraniana Parmida Ghasemi, che aveva lasciato cadere il velo dopo aver vinto una competizione, ha detto di non essersi accorta di cosa accadeva. L’evento è stato ampiamente interpretato come una dimostrazione di sostegno alle proteste.
- Il presidente francese Emmanuel Macron ha incontrato a Parigi le attiviste iraniane, Masih Alinejad, Roya Piraie, Ladan Brumand, Shima Babaie. Il governo iraniano ha risposto definendo l’incontro “vergognoso”, affermando che costituiva una violazione delle responsabilità del governo francese nel frenare il terrorismo. (Masih Alinejad è una giornalista iraniano e attivista per i diritti umani che ha iniziato una campagna contro l’hijab obbligatorio otto anni fa.)