38

23.10.2022

Le proteste continuano a diffondersi nelle università iraniane.

Versione falsa della morte della giovane Arnica-Qaem-Makami.

  • Alla Sharif University of Technology, le studentesse hanno cercato di entrare nella mensa insieme agli studenti maschi, contrariamente alle regole che prevedono la separazione. I membri di Basij hanno cercato di utilizzare i tavoli per impedire l’ingresso misto ma gli studenti sono riusciti a superare il blocco, entrare nella mensa e cantare in segno di festa.
  • La diciassettenne Arnica-Qaem-Makami è morta a causa dei colpi di manganello alla nuca, ricevuta dalle forze dell’ordine. La versione ufficiale sostiene, in modo falso, che la causa sia stata la caduta dal quarto piano di un palazzo.
  • Educatori e insegnanti hanno scioperato in alcune città e si sono seduti negli uffici delle scuole.
  • Gli studenti dell’Università Allameh Tabatabai di Teheran, dell’Università Sharif di Teheran, dell’Università Honar di Yazd e dell’Università Gohardasht Azad si sono riuniti nel campus di queste università e hanno cantato slogan antigovernativi.
  • Nell’area speciale di Asalouye si è registrata una forte presenza delle forze di sicurezza, con la presenza di veicoli antisommossa. Entrata e uscita sono state controllate e gli agenti hanno spento ogni protesta con l’uso delle armi.
  • In Baghistan Karaj alcuni manifestanti hanno cantato “Syed Ali Aban è arrivato, è arrivato il mese della vendetta”.