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14.10.2022

Nuovo intervento di Khamenei sulla TV di Stato.

Intervento dell’Imam della preghiera del Venerdì, Maulvi Abdul Hamid.

Morte di una studentessa di Tabriz a seguito dell’arresto da parte delel forze dell’ordine, e indizione di uno sciopero da parte del sindacato educatori.

Intervento del funzionario EU Josep Borrell.

  • Khamenei ha minacciato ancora una volta i manifestanti. Alla TV di Stato ha paragonato la Repubblica iraniana a un “albero possente” e ha affermato che “nessuno dovrebbe osare pensare di poterlo sradicare”.
  • I manifestanti a Zahedan, dopo la preghiera per le conseguenze del sanguinoso venerdì, si sono riversati nelle strade e hanno cantato contro il regime dei Basijs. Lo stesso giorno, Maulvi Abdul Hamid ha detto nel suo sermone di preghiera:”Venerdì scorso c’è stata una grande ingiustizia qui. Sono sicuro e giuro che Allah era scontento di questa ingiustizia. Perché eravamo tutti qui e abbiamo visto cosa è successo. Uccidere queste persone innocenti ha conseguenze davanti a Dio… Abbiamo visto che il dolore degli oppressi è distruttivo.”
  • Le proteste serali sono riprese in diverse parti del Paese, nelle città di Marivan, Bukan, Lali in Khuzestan, Yazd, Torbat Heydarieh, Mirjaveh in Sistan e Baluchistan, Ahvaz, Modares Dezful e Shiraz.
  • A Qazvin, i manifestanti hanno dato fuoco al gigantesco stendardo di Qasem Soleimani. L’ingresso alla provincia del Kurdistan (a Sanandaj) è stato bloccato dai giovani per impedire alle forze governative di entrare in questa città.
  • La diffusione su internet di un video che documenta l’arresto violento di una donnam da parte delle forze speciali di polizia ha provocato una rabbia diffusa tra la gente.
  • Il Consiglio di coordinamento delle organizzazioni sindacali degli educatori iraniani ha annunciato la morte di una studentessa durante l’attacco degli agenti di sicurezza in una scuola superiore ad Ardabil mercoledì 12 ottobre. La ragazza è deceduta oggi in in ospedale. Inoltre, 10 studenti sono rimasti feriti e altri 7 sono stati arrestati. Un gruppo di attivisti che vivono a Tabriz ha chiesto una manifestazione di protesta in risposta a questo omicidio; è stato diffuso un comunicato:”Spezzeremo le mani a tutte le unità repressive che hanno alzato le armi per l’onore di questa città. Tabriz, come altre città dell’Azerbaigian, protesterà contro il governo dell’oppressione nelle piazze principali alle 12 del prossimo sabato”.
  • L’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell, ha chiesto al governo dell’Iran di fermarsi nella repressione delle proteste, ed ha scritto su Twitter: “Il popolo iraniano ha il diritto di manifestare pacificamente.”