Diffusione delle proteste nelle città e in molte Università iraniane.
- Nel secondo giorno dello sciopero nazionale degli studenti universitari iraniani, altre università si sono unite.
- Un gruppo di studenti dell’Università delle Arti di Isfahan ha annunciato il boicottaggio delle aule pubblicando un comunicato.
- Allo stesso tempo, gli studenti della facoltà di arte della Damghan University, hanno annunciato in una dichiarazione che boicotteranno le classi e si uniranno allo sciopero nazionale.
- Gli studenti dell’Università Shahid Madani dell’Azerbaigian hanno pubblicato martedì una dichiarazione simile.
- Gli scioperi studenteschi riguardano una ventina di università iraniane, tra cui: Sharif University of Technology, Al-Zahra University, Khawaja Nasiruddin Tusi University, Tehran Rehabilitation Sciences University, Khwarazmi University, Sourah University, Chamran Ahvaz University, Sahand Tabriz University e Bou Ali Sinai University di Hamedan.
- Nasrullah Hekmat, un eminente professore di filosofia all’Università Beheshti di Teheran, si è unito all’attuale sciopero studentesco pubblicando una lettera.
- Fars News ha scritto: “Le indagini preliminari del giornalista di Fars mostrano che il calciatore Ali Karimi ha venduto o trasferito la maggior parte delle sue proprietà e beni in Iran prima di lasciare il Paese”.
- Il governo australiano ha condannato l’uso severo e sproporzionato della forza contro i manifestanti in Iran a seguito della dolorosa morte di Mahsa Amini.
- Abdul Ghaffar Naqshbandi, l’imam ad interim di Rask nel Sistan e nella provincia del Baluchistan, ha rilasciato una dichiarazione e ha confermato la notizia dello stupro di una ragazza beluci di 15 anni da parte di un comandante della polizia. Fonti locali in Sistan e Baluchistan, compresa la campagna degli attivisti beluci, hanno annunciato che il colonnello Ibrahim Khokhzai, comandante delle forze di polizia di Chabahar, il 10 settembre 1401, con il pretesto di interrogare questa ragazza, che è della città di Dashtiari, Chabahar, l’ha portata nella sua stanza di riposo nella zona e l’ha violentata.
- I manifestanti a Chabahar, Yazd, in diverse aree di Teheran (soprattutto a est), Kermanshah e Karaj hanno scandito slogan anti-governativi come “Donna, vita, libertà” e “Morte al dittatore”. Sono inoltre presenti manifestazioni e raduni di iraniani all’estero. A Chabahar, i manifestanti hanno dato alle fiamme l’ufficio del governatore della città.
- Anche nelle città di Sanandaj, Shiraz e Bushehr ci sono state proteste.