Supporto globale.
- I manifestanti a Teheran e in altre città hanno bruciato stazioni di polizia e automobili. Le proteste sono continuate nonostante le diffuse interruzioni di Internet in tutto il paese. I media statali iraniani hanno affermato che almeno 17 persone sono state uccise a questa data, mentre l’ONG “Iran Human Rights”, con sede a Oslo, ha contato almeno 31 civili morti.
- Il collettivo internazionale di hacktivisti Anonymous ha affermato di aver violato almeno 100 siti Web iraniani (tra cui molti appartenenti al governo) e di aver compromesso oltre 300 telecamere a circuito chiuso sfruttando la loro vulnerabilità.
- Agenti dell’intelligence hanno fatto irruzione nella casa del giornalista iraniano Niloofar Hamedi, colpevole di aver fotografato e pubblicato l’immagine dei genitori di Amini che si abbracciavano all’ospedale, dove la loro figlia era ricoverata in coma.
- Molte importanti celebrità straniere hanno ascoltato e sostenuto la voce del popolo iraniano.